23 giugno 2016

Pearl Harbour 3.0: gli USA vogliono un attacco Russo alla EU

Caro Diario,
Agli americani piaciono i serials. Una volta che un film ha successo lo ripetono fino alla nausea.
Fino a confondersi su quale sia la puntata attuale, come e' successo di recente al vicepresidente.
I componenti sono sempre gli stessi: i buoni e nobili cittadini vivono la loro vita tranquilla quando all'improvviso succede qualcosa che stravolge tutto.
Il Nemico attacca, senza una ragione logica, a parte il fatto che e' inumano e che odia le torte, i cagnolini e il 4 di Luglio.
Le scene strazianti del MacDonald sfasciato, dei supermercati vuoti e della TV spenta ci colpiscono nel nostro cuore di consumatore profondo. Tutto sembra perduto, ma un pugno di eroi, contro ogni speranza  si leva e vince.
Fuck Yeah!

il caso storico: Pearl Harbour 1.0

Benche' gli USA avessero gia' sperimentato con il tema con l'attentato al Maine, il primo colossal fu girato nelle acque tropicali delle Hawaii.
Il Hilo Tribune Herald datato 30 Novembre 1941, una settimana prima dell'attacco a Pearl Harbor.
Negli anni '40 gli americani non ne volevano sapere di una guerra, erano orientati su posizioni pacifiste. Nel luglio 1941, un sondaggio Gallup rilevava come il 79% dell’opinione pubblica statunitense fosse contro la guerra e a favore di una non ingerenza negli affari europei. Ma il loro governo aveva gia' da tempo deciso che era il momento di lanciare lo stato in una crociata imperiale. Il 7 ottobre 1940, esattamente quattordici mesi prima dell'attacco a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941, il tenente comandante Arthur H. McCollum scrisse un memorandum, raccomandando al governo degli Stati Uniti di provocare i giapponesi ad attaccare l'America, e,  permettendo quindi di entrare nella seconda guerra mondiale con il popolo americano completamente dietro la decisione. Il memorandum si chiama appunto McCollum.
It is not believed that in the present state of political opinion the United States government is capable of declaring war against Japan without more ado [...] If by [the elucidated eight-point plan] Japan could be led to commit an overt act of war, so much the better.
Il piano prevedeva essenzialmente di:
  • Ammassare truppe lungo i confini con il giappone con la motivazione di "arrestarne la politica aggressiva"
  • Strangolare l'economia del Sol levante con una serie di sanzioni economiche
suona familiare?
A un certo punto il Giappone capiva che doveva reagire e scatenava l'attacco "infame", in quanto assolutamente ingiustificato e imprevedibile nelle parole del presidente Rosswelt . Imprevedibile, Davvero? Peccato che i giornali testimonino diversamente.

L'Honolulu Advertiser del 30 novembre 1941, una settimana prima dell'attacco a Pearl Harbor.

La cosa funziono' cosi' bene che si decise di replicare 60 anni dopo. Quella volta vi furono un poco piu' di dubbi ma alla fin fine fu un successo di botteghino. Per il seguito possiamo  aspettare meno di 20 anni. Benvenuti al piano P.A. 3.0

motivazioni strategiche di P.A. 3.0

Vorremmo sottolineare che la guerra che stanno pianificando NON sara' nucleare. Come Mao disse: "le armi nucleari sono tigri di carta". Mentre gli USA non esiterebbero a usare il nucleare contro l'Iran, sanno che un escalation nucleare con la Russia e' impossibile da vincere. A prova di questo si vedano i numerosi articoli in questo blog su come tutte le parti stanno investendo in risorse militari convenzionali, da guerra cinetica. Gli scettici si chiedono a chi serva una guerra totale. Beh, nel 2013 pubblicavamo questo passo:
 i padroni del sistema della Federal Reserve, che dettano la loro volontà agli USA, hanno un’ardente sensibilità religiosa, considerandosi i precursori del Mashiach (Messia), e si aspettano che quando apparirà, il Messia ascenderà al trono nel Tempio di Gerusalemme, ancora da ricostruire. Una guerra regionale in Medio Oriente è necessaria ai padroni della Federal Reserve proprio perché, nella loro mente, ciò renderà possibile la ricostruzione del Terzo Tempio di Gerusalemme. Una guerra regionale avviata in una delle parti più esplosive del pianeta potrebbe facilmente trasformarsi in una guerra mondiale, diffondendo il caos in tutto il mondo. Questo sarà il genere di caos che costringerà tutti i popoli, vedendolo, di pregare perché “la pace e la sicurezza” siano ristabilite in tutto il mondo. Questo avverrà negli “ultimi giorni” e la maggioranza delle persone accoglierà con gioia la venuta del Messia (nella visione cristiana del mondo, l’Anticristo), che si rivelerà il garante della “pace e sicurezza”.
Chiaramente la situazione potrebbe andare fuori controllo, un rischio che - secondo i pazzi del Pentagono - dobbiamo accettare. Secondo gli analisti si tratta di una questione di tempi. Il conflitto dovrebbe seguire una progressione precisa di escalazione della violenza, vincendolo prima di arrivare all'opzione nucleare gli occidentali avrebbero trovato la soluzione al nodo gordiano nucleare.
Washington sta strangolando la Russia economicamente, la sta provocando con continue esercitazioni, questo si vede. Quello che in molti si chiedono e`a che pro?
Il fine e' di portare la Russia a sferrare il primo colpo. In una profezia che si auto-avvera cio' consoliderebbe la sudditanza gli alleati Europei dietro il leader, anzi li indurrebbe a pregare in ginocchio per aiuto.
La strategia Russa per vincere le guerre convenzionali e' largamente conosciuta: ritirarsi nelle vaste pianure, sfiancare il nemico colpendolo sulle linee di rifornimento e poi contrattaccare. Il piano americano consiste nel ritorcere questa strategia contro di loro. Le truppe nel Baltico sono le vittime sacrificali, come quelle di Pearl Harbour o i civili di New York. Occorre fare avanzare i Russi fino al Reno, bloccare le linee di approvvigionamento e distruggere l'armata di invasori.
Mentre i Russi sono impegnati in combattimento intorno a Colonia, i rifornimenti dovrebbero essere tagliati sul fiume Oder, che separa la Germania dalla Polonia.

Opzioni Russe


Fin qui il piano della NATO, ma Putin abbocchera' all'esca?
Secondo gli analisti russi Il cremlino ha cinque opzioni teoriche
  1. Partnership
  2. Neutralita' Armata
  3. Guerra Fredda
  4. Rivoluzione colorata
  5. Guerra calda 


Teoriche in quanto siamo gia' al livello di guerra fredda e la NATO stia facendo di tutto per dimostrare l'intenzione di passare ai prossimi livelli.  Cosa puoi aspettarti da una nazione che ha un segretario di stato che dice cose come
 “If we have to use force it is because we are America; we are the indispensable nation. We stand tall and we see further than other countries into the future.”
Di recente, 51 dipendenti del Dipartimento di Stato hanno firmato un memorandum invitando il presidente americano a combattere il governo laico di Assad. Questi imbecilli hanno sostenuto che distruggere Assad indebolirebbe il suo nemico: ISIS. La logica non è immediatamente evidente se si crede alla propaganda di regime. Ma i Russi sanno benissimo cosa significa: non vi e' pace possibile con questi signori.
In una recente intervista Dmitri Orlov ha detto che i Russi si stanno gia' preparando alla guerra calda. Non parliamo del governo, bensi' di gente normale, che ha iniziato a partecipare a competizioni che mischiano maratona e raggiungimento di obiettivi tattici. Bella differenza con gli Zonbidioti Italioti (TM).
Torniamo a Putin: la sua scelta e' fra Guerra Colorata o Guerra Calda. Le condizioni per lo scoppio di una guerra convenzionale in Europa, sono rivolte sociali sia in Europa che negli USA. A quel punto la russia di Putin, fedele al suo motto "se lo scontro é inevitabile colpisci per primo" attaccherá di sorpresa con l'obbiettivo di supportare i "ribelli" e cambiare il sistema politico Europeo. La Russia non puó conquistare l'Europa con un esercito di 700.000 uomini lo sappiamo. Ma forse bastano per un "operazione chirurgica" di decapitazione delle elité al potere.