13 agosto 2012

Progetto Preparazione Integrale di Fratello Poiana: giorno I


Caro Diario,
A partire da oggi in poi pubblichiamo il percorso di Fratello Poiana attraverso i 32 giorni di preparazione integrale.



É quasi l'alba, di norma non mi sveglio a questo orario quando mi trovo in vacanza, anzi, mi piacere sonnecchiare a letto muovendomi agile tra i miei pensieri. Questa mattina non è stato così; non è stato facile ad essere sinceri, la tentazione di iniziare questa giornata come una delle tante è forte, così come la gravità che mi trattiene comodamente a letto; c'è pure fresco questa mattina, un vero dono dal cielo in un periodo in cui un caldo umido asfissiante non ti da tregua già mezzora prima che il sole getti i suoi raggi a valle.

Ma questa non è una mattina qualunque per me, e la voglia di iniziare a fare qualcosa che inizi a ricondurmi nuovamente alla Radice mi da una spinta motivazionale potente, tanto potente da falmi balzare giù dal letto.

Mi sento carico di energia, energia pronta da incanalare, energia che mi fa sentire scorrere il sangue nelle vene, energia che mi accende di voglia di fare e che sento inesauribile dentro di me, ma non mi fregherà questa volta, perchè l'ardore è un fuoco di paglia che divampa festoso e accecante per breve tempo se non viene usato per appiccare il fuoco al voluminoso ceppo dell' Onore che bruciando lentamente fornirà sempre tizzoni ardenti su cui far incendiare altra paglia.

Cerco di non strafare attenendomi alle istruzioni, il percorso sarà lungo e tortuoso per quanto coinvolgente ed esaltante, quindi smetto di pensare e lascio che tutto inizi a scorrere dietro l'eco del motto.

10 minuti di corsa, neanche lo sanno più i miei 83 kg che cosa significhi correre, e sento già la resistenza del mio corpo a voler iniziare, ma ho smesso di pensare, sono a piedi nudi e un vasto giardino, la sera prima falciato a dovere, mi aspetta.

Inizialmente, i primi 2 minuti, penso di non farcela; sento già l'acido lattico iniziare a salire ed incomincio ad accampare giustificazioni per fermarmi ( sono a piedi nudi, potrei farmi male, magari meglio un altra volta ecc..) ma poi ricordo il mio proposito iniziale: non pensare; e difatti smetto di pensare, spostando la mi sensazione sulle palme dei piedi, sul vento che scorre sul mio viso, sulle prime gocce di sudore che solcano la mia pelle, sulla velocità sul sole che si inerpica attimo dopo attimo verso l'alto, e di colpo, quasi per magia, mi sento leggero, il fiato si spezza, la velocità aumenta, il mio istinto inizia a risvegliarsi e l'ardore riprende a divampare, tanto che devo costringermi a rispettare i 10 minuti, perchè andrei avanti per almeno mezzora probabilmente, l'ardore è un brutta bestia alle volte, se non stai attento, ti consuma alla stregua di come la fiamma incenerisce la paglia, va tenuto a bada con l'onore.

Colazione; anche in questo caso, smetto di pensare alle conseguenze di una diminuzione del cibo, sopratutto cerco di non pensare alle reazioni di chi mi conosce da vicino. Non mi viene difficile dimezzare le porzioni oggi, anche se nessuno ci scommetterebbe un centesimo, sono in grado di controllare la mia fame se questa ha un senso. Del resto, non corro alcun pericolo, sono almeno 25kg in più del dovuto, sono circondato da cibo, posso accedere al cibo ogni volta che voglio, quindi, non morirò di fame ne di stenti. La cosa che in realtà mi delude parecchio è scoprire che il cibo che sto mangiando, quasi tutto il cibo che sto mangiando oggi, non ha un vero sapore, e questa cosa mi allarma parecchio, sperando che sia un problema della mie papille gustative.

Nota: santo sarà l'uomo che riuscirà a masticare 100 volte un boccone piccolo di mozzarella scondita.

Pomeriggio inoltrato; ricordo a me stesso che tutta l'esistenza è uno, la cosa mette di malumore il mio ego, che mi ricorda che se è lui l'uno va tutto bene, di altri diffida potentemente. A dire il vero, sa che accettare quanto esposto sopra per lui significa venire accoppato malamente, ha ragione a non prenderla bene, ma alla fine dovrà farsene una ragione. Dovremo farcene una ragione.
Dall'altra parte, una parte di me sa che la vera realizzazione arriverà solo quando ritornerà all'uno.

Aspetto emozionale della giornata; Mission rimane uno dei più bei film che abbia mai visto, ed è inutile anche dirlo o menzionarlo: mi sono per molti punti sentito vicino al protagonista...semplicemente, mi sono sentito come il protagonista in diversi cicli della mia vita. Evidentemente la spinta decisiva arriverà quando finirò , a causa di un incidente aereo, in una remota zona del sud Africa tribale...o del Canada?